Lei era bella…

Bella.
Ma la sera diventava più bella.
Quando scendeva dalle scarpe
e si liberava di abiti e trucco,
la sua essenza poteva regnare indisturbata.
Cumuli di difetti cominciavano a brillare.
I suoi occhi stanchi,
i capelli legati,
e la fretta di cenare per abbandonarsi.
Già, abbandonarsi.
Non tanto al sonno.
Ai sogni, piuttosto.
Apriva i suoi cassetti
e illuminava la notte.
Orde di vorrei
popolavano i suoi occhi,
mentre si lasciava accarezzare da una canzone.
Bella.
Vera.
Anche indecente.
Travolgente come le cose da dire sottovoce solo a chi può capire.
Lasciava intravedere un’altra donna.
Piena di errori da rifare
e di notti da cancellare,
di parole d’amore
e sospiri di passione.
Sensuale,
scomposta,
semplice
e complicata.
Sensibile.
Con la stanchezza di chi è caduto
e l’entusiasmo di chi sa volare.

Angelo De Pascalis